


Infanzia travagliata la sua, nata nel 1944 in Oklaoma era figlia di un commerciante e una casalinga; la famiglia non era molto stabile e dopo la morte prematura del padre la madre si trasferì a Los Angeles sposandosi con il disegnatore di Tom e Jerry, morì alcolizzata nel 1963. Anche il fratello morì prematuramente, mi pare di incidente stradale.


La Sill sprofondò in un’incontrollabile depressione e fu vittima di alcuni incidenti d’auto che le procurarono ulteriori problemi di salute. Si definiva malata di solitudine, chiusa in casa a vivere delle poche rendite, passò gli ultimi anni della sua vita consumata dall’eroina, attorniata da giovani fanciulle che giravano nude per casa. Si spense per overdose di eroina nella sua villa, della quale aveva chiuso tutte le finestre in modo da non vedere più la luce. Fu ritrovata da alcuni amici.
La Sill si sentì abbandonata da Geffen, che in realtà era un produttore discografico, il quale vedeva in lei solo un’esperimento, un potenziale, niente più.
Judee era una certosina della musica, la curava nei minimi dettagli; quando necessario conduceva personalmente l’orchestra, perché la musica era il suo dono e voleva controllare ogni fase dell’elaborazione dei suoi pezzi. Le sue canzoni più conosciute sono “Jesus was a crossmaker”, “Cryon Angels” e “Lady O”. Sono rimasti tantissimi demo casalinghi dell’artista e di recente sono uscite in commercio alcune raccolte inedite.

Ho appena deciso che ogni tanto scriverò una rubrica intitolata “quando il talento non vende” in cui parlerò di artisti incompresi che per ragioni sconosciute sono stati dimenticati.